Il mondo finisce lentamente

Vitor Dornelles
2 min readDec 3, 2023

Nel 1996, Madre Dináh, una famosa indovina, predisse la fine del mondo. O almeno, questa era la voce che si diffuse nelle scuole di Rio de Janeiro all’epoca. Ovviamente, la fine del mondo era prevista esattamente nel mezzo della mia lezione di matematica, in una giornata relativamente soleggiata.

Ero al secondo anno di liceo e non ero esattamente preoccupato. Tuttavia, c’era una tensione palpabile nell’aria. I miei compagni di classe (e, ok, anch’io) si guardavano continuamente, aspettando la fine del mondo di lì a poco. Forse LA FINE sarebbe arrivata durante una spiegazione di trigonometria.

Anche se non credevo molto nella fine del mondo, non ero entusiasta della prospettiva che una formula di seno e coseno potesse essere l’ultima cosa che avrei sentito nella vita. Notando l’inquietudine della classe, il mio insegnante di matematica, un signore anziano con nipoti, disse: “Stai aspettando la fine del mondo, vero?”. Qui dovete immaginare una voce molto lenta e nasale, che pronuncia ogni sillaba come se avesse un uovo in bocca. Inoltre, parlava molto piano, ma il silenzio era così profondo che riuscivo a sentirlo perfettamente.

Non ricordo se qualcuno rispose qualcosa, ma non importa. Quello che conta è che il mio insegnante di matematica posò il gesso sulla lavagna e cominciò a, diciamo, filosofare: “Non dovete preoccuparvi, ma la verità è che il mondo finisce ogni giorno”.

“Il mio mondo, ad esempio, è già finito. Voi vivete in un mondo completamente diverso da quello in cui vivevo quando avevo la vostra età. Le cose del mio mondo non esistono più, e questo accadrà anche a voi. Ma questo non ha una data fissata. Il mondo finisce lentamente”.

Alcune persone forse ridevano sotto i baffi, ma altre ascoltavano tutto con molta attenzione. Ero uno di questi. Non era normale che il nostro insegnante di matematica parlasse di cose che non coinvolgevano i numeri, quindi ho giudicato quel momento importante.

Ovviamente, Madre Dináh si sbagliava. Il mondo non è finito quella mattina del 1996. Almeno, non per noi. Ma il mio insegnante di matematica aveva ragione. Il mondo sarebbe finito ancora molte e molte volte dopo. E noi non ce ne saremmo nemmeno accorti.

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